|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di Patricia Plattner, con Jean-François Balmer, Valeria Bruni - Tedeschi
(Svizzera, 1994)
|
|
|
|
Archeologo (Balmer) in Sri-Lanka sospettato dalle autorità di flirtare con i ribelli curdi; ma il flirt - assai più drammatico - è all'interno dei personaggi. Colpevolezza (la moglie suicida), ambiguità (il ragazzino tamil che si dedica allo spionaggio), sentimento di dedicarsi ad una ricerca astratta mentre attorno (la giovane dottoressa interpretata con quasi eccessiva naturalezza da Valeria Bruni-Tedeschi) il mondo reclama il pragmatismo. Molto ben inserito nell'ambiente, il film si sviluppa nella prima parte con meditata introspezione. Il viaggio esotico si muta cosi ben presto in un itinerario interiore; ma il tutto senza pedanteria, sul filo di una vicenda che sa anche giocare con il mistero, quasi lo spionaggio-esotico alla Lang. Nella seconda parte, quando l'intrigo si complica, non sempre la sceneggiatura assicura la dovuta continuità ai personaggi ed alla progressione drammatica. Affiorano allora alcuni difetti, la staticità di Balmer, il personaggio caricaturale dell'archeologo francese, una certa confusione. Ma il finale logico ed asciutto (il suicidio sotto il treno, la bimba indiana che corre con l'aquilone schiacciato sulle rotaie) chiude il film con quell'impegno sociale, politico e poetico che caratterizza sicuramente il progetto,
|
|
Il film in Internet (Google)
|
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
|
|
|